Giugno – 5
Nel condominio in cui risiedo, molti condomini hanno modificato i loro appartamenti chiudendo i balconi con delle verande e spostando alcune finestre. Non volendo infierire tramite l’amministrazione comunale chiedendo l’accertamento delle autorizzazioni rilasciate dagli Enti, mi chiedo se è possibile una revisione delle tabelle millesimali addebitandone le spese ai condomini che hanno apportato le variazioni ?
Gentile Signore,
in merito a questo problema vorrei premettere che l’esistenza di autorizzazioni in merito alle opere eseguite può interessare relativamente datosi che gli Enti rilasciano le autorizzazioni sempre con la postilla “salvo diritti di terzi”. Questa postilla, oltre che per tutelarsi, serve proprio a garantire la facoltà di quei soggetti, che ritenendosi lesi, intendano far ricorso per chiedere l’annullamento di tale autorizzazione.
Mi permetto di aggiungere che bisogna censurare il comportamento di quei condomini che hanno apportato le modifiche senza richiedere la preventiva autorizzazione del condominio. L’esecuzione di dette opere non altera soltanto i valori millesimali, ma provoca un cambiamento dell’aspetto architettonico, ovvero dell’armonia stilistica che caratterizzava l’edificio: se grave, tale alterazione stilistica potrebbe anche causare un deprezzamento del valore dell’edificio.
Tenendo presenti le suddette osservazioni, le rispondo che la revisione delle tabelle millesimali è possibile, anche su richiesta di un solo condomino (articolo 69 delle Disposizioni di attuazione del Codice Civile): per quanto riguarda l’addebito delle relative spese nei confronti di coloro ne hanno causato la variazione, ciò può essere fatto bonariamente se gli stessi accettano di accollarsele, altrimenti bisognerà adire le vie legali per far valere i propri diritti.
Nel caso di specie, sarebbe preferibile che gli stessi condomini autori delle modifiche provvedessero a proprie spese alla revisione delle tabelle millesimali, sottoponendole successivamente all’approvazione assembleare.
Fiducioso di esserle stato d’aiuto, porgo
Distinti Saluti
Vincenzo CAPOBIANCO
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