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Nel condominio in cui abito, essendo trascorsi oltre sessant’anni dalla costruzione, sono in corso dei lavori di ristrutturazione dell’edificio. Lavori di una certa entità datosi che si tratta anche di intervenire su alcuni solai risultati a rischio. Purtroppo, anche il solaio del mio appartamento è tra questi e pertanto si è dovuto intervenire con un rinforzo sottostante. Con detto intervento la mia abitazione ha perso in altezza. Tale modifica incide sulla consistenza delle tabelle millesimali? Inoltre, contemporaneamente, vorrei approfittare per apportare delle modifiche all’interno della mia abitazione. Posso far fare i lavori ad una ditta di mia fiducia invece di affidarli alla ditta appaltatrice dei lavori condominiali?
Egregio Lettore,
i quesiti posti richiederebbero più spazio per poter essere trattati esaurientemente, ma cercherò di essere sintetico nel risponderLe.
In merito alla prima domanda Le dico che i lavori in questione, se eseguiti in tutti gli appartamenti di cui si compone l’immobile, certamente non andranno ad influenzare minimamente i valori delle tabelle millesimali.
Invece, nel caso che detti interventi vengano eseguiti soltanto in alcuni immobili è possibile affermare che una qualche incidenza (anche se di poco conto) esiste. Ribadisco una “incidenza di poco conto” in quanto all’epoca in cui è stato costruito l’edificio, quasi sicuramente, il tecnico redattore delle tabelle millesimali ha utilizzato la superficie dell’immobile, e non il volume, per la determinazione dei singoli valori.
Quindi, alla stregua di quanto sopra, personalmente ritengo che revisionare le tabelle millesimali non sia una cosa fondamentale e indispensabile a meno che il condominio non sia d’accordo.
Per quanto riguarda l’intenzione di modificare l’appartamento di Sua proprietà contemporaneamente ai lavori di manutenzione dell’edificio, ritengo opportuno che ad eseguire dette opere sia la stessa ditta che ha in appalto le opere delle parti comuni.
Ciò scaturisce dal fatto che una ditta di Sua fiducia non può entrare nel cantiere condominiale se non autorizzata dalla ditta proprietaria dello stesso. Tra l’altro, ammesso che tale autorizzazione venga concessa, l’ingresso in cantiere della Sua ditta di fiducia, che deve tassativamente possedere tutti i requisiti previsti per Legge, comporterebbe l’ampliamento del piano di sicurezza previsto dal Coordinatore della sicurezza oltre ad una serie di adempimenti da parte della Direzione Lavori: il tutto con un aggravio di spesa che spetterebbe soltanto a Lei pagare.
A fronte delle suddette considerazioni, consiglio di far eseguire anche i lavori nel Suo appartamento alla ditta appaltata dal condominio, ma nel caso decidesse comunque di appaltarli a ditta di Sua fiducia sarà necessario attendere la chiusura del cantiere oggi in corso.
Fiducioso che queste poche righe possano esserLe state d’aiuto, porgo
Distinti Saluti
Vincenzo CAPOBIANCO
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