Ottobre –
Il condominio dove abito è costituito da circa 20 unità immobiliari, di cui 9 appartengono ad un solo proprietario. In molte assemblee, se l’argomento da deliberare non piace a quest’ultimo, non si riesce a concludere nulla. Alla data odierna ci sarebbero molte opere di manutenzione da eseguire allo stabile ma purtroppo manca la maggioranza millesimale per deliberare validamente. Come posso io, e gli altri condomini concordi, risolvere il problema?
Gentile Signore,
anche se ricorre raramente, questo problema non è del tutto nuovo.
Spero che l’amministrazione dello stabile sia stata affidata ad un professionista esterno al condominio in quanto, al problema da Lei esposto, potrebbe aggiungersi quello del conflitto di interesse contribuendo sicuramente a mantenere la situazione di stallo sopra descritta. Augurandomi che non sia questo il caso, Le rispondo che il problema potrebbe essere risolto in vari modi:
1) se esiste il regolamento di condominio, è bene che venga consultato in quanto potrebbe far riferimento alla questione esposta e prevedere particolari accorgimenti da adottare per le deliberazioni assembleari e quindi scavalcare direttamente il problema;
2) in mancanza di ciò, basta far riferimento a quanto disposto in maniera inderogabile dall’art. 1136 del codice civile che, oltre alla maggioranza millesimale, per rendere valida una delibera, richiede anche la maggioranza degli intervenuti (o dei partecipanti al condominio, a seconda dei casi). Il suddetto articolo recita testualmente:
“… Sono valide le deliberazioni approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio. … (in seconda convocazione, invece) … la deliberazione è valida se riporta un numero di voti che rappresenti il terzo dei partecipanti al condominio e almeno un terzo del valore dell’edificio. …”
Per quanto riguarda le innovazioni, invece, la delibera è valida se adottata dalla maggioranza dei partecipanti al condominio e rappresentante un terzo del valore dell’edificio;
3) infine, il problema potrebbe essere risolto adendo le vie legali: personalmente preferirei che ciò non accadesse onde evitare di mettere in crisi i rapporti esistenti nel fabbricato che spesso, già di per sé, sono molto delicati.
LasciandoLe la facoltà di trarre le conclusioni e fiducioso di esserLe stato d’aiuto, porgo
Distinti Saluti
Vincenzo CAPOBIANCO
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